Ringraziamenti
Introduzione
Capitolo I Da O’Neill a
Shepard. Un secolo di drammi di famiglia
I.1. Il genere del “family
play” e la sua evoluzione nel teatro americano
I.2. Nevrosi “da camera”: le
famiglie malate di Eugene O’Neill e Sam Shepard
I.2.1. “The Family
Dilemma”: sicurezza o libertà?
I.3. Il declino di un sogno non
solo americano: la crisi della famiglia come aspetto di una società
in crisi
Capitolo II Long Day’s
Journey into Night
II.1. Il dramma all’interno del
canone o’neilliano
II.1.1. Carattere
autobiografico della pièce
II.1.2. “Publication
shall not take place...”
II.1.3. Una gestazione
difficile: la composizione del dramma
II.2. Analisi del testo
II.2.1. Tema e struttura
della situazione drammatica
II.2.2. Quattro destini
intrecciati: i personaggi e la loro tormentata interazione
II.2.3. Dalla luce alle
tenebre: il “viaggio” simbolico dell’azione
II.3. Echi strindberghiani
II.3.1.
“The most modern of moderns”:
O’Neill e il debito con Strindberg
II.3.2. Influssi tematici
II.3.3. Influssi
stilistici: la tecnica “supernaturalistica”
Capitolo III Lars Norén e il
dramma della “stanza chiusa”
III.1. Profilo dell’autore e
della sua opera
III.1.1. Il passaggio dalla
poesia alla produzione drammatica
III.1.2. Autobiografia e
terapia
III.1.3. Il rapporto con
Strindberg e O’Neill
III.2. Natten är dagens mor
e Kaos är granne med Gud: due quartetti famigliari
autobiografici
III.2.1. La metafora della
“stanza chiusa”
III.2.2. “Närmaste en
superrealism”: note sullo stile dei drammi
III.3. Och ge oss skuggorna:
la famiglia O’Neill tra realtà documentaria e finzione drammatica
Appendice Ingmar Bergman
dirige O’Neill. La messa in scena di Lång dags färd mot natt a
Dramaten nel 1988
Bibliografia |